Ha accettato l’incarico senza riserva. A Giorgia Meloni e al centrodestra, che si è presentato compatto, sono bastati 11 minuti per convincere il Presidente della Repubblica. Domani mattina alle 10 il giuramento. Ecco la lista dei ministri designati: l’ex pm Carlo Nordio è il nuovo ministro della Giustizia, la Farnesina va ad Antonio Tajani che ieri ha rassicurato a Bruxelles l’Ue dopo le esternazioni pro-Russia di Berlusconi. Alfredo Mantovano è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Vicepremier lo stesso Tajani e il leader della Lega, Matteo Salvini.
Gilberto Pichetto Fratin va alla Transizione Ecologica e Paolo Zangrillo alla Pubblica Amministrazione, Annamaria Bernini a Università e Ricerca e Elisabetta Casellati alle Riforme. Adolfo Urso a Imprese e Made in Italy (ex Sviluppo Economico), Raffaele Fitto agli Affari Comunitari, Daniela Santanché al Turismo, Marina Elvira Calderone al Lavoro, Guido Crosetto alla Difesa, agli Interni Matteo Piantedosi, all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, alla Cultura Gennaro Sangiuliano, alla Sanità Orazio Schillaci, ai Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, allo Sport Andrea Abodi, Eugenia Roccella alla Famiglia e Alessandra Locatelli alla Disabilità.
Matteo Salvini è ministro delle Insfrastrutture, Giancarlo Giorgetti va all’Economia, Roberto Calderoli agli Affari Regionali, Giuseppe Valditara all’Istruzione. Il nuovo ministero, quello del Mare e Mezzogiorno a Nello Musumeci (con la delega ai porti, strategica per gestire gli sbarchi irregolari, che non andrebbe così alle Infrastrutture).