Un pezzo di storia di Passo di Treia va in pensione. Dopo 58 anni chiude la pizzeria Benedetti

Se (quasi) sessant’anni vi sembran pochi! Domani, sabato, Passo di Treia saluta con gratitudine e rimpianto la chiusura di un’attività commerciale nel ramo del food, che allora appariva addirittura pionieristica sul territorio prima di un successo travolgente, senza pari nel gusto dei marchigiani e di tutti gli italiani. Parliamo della mitica pizza.

A Passo di Treia, in particolare, la  “Pizzeria Ristoro” è stata fondata nel 1964 da Alfredo e dal nipote Sandro Benedetti. A distanza di qualche anno si aggiunse allo staff anche il fratello minore di Sandro, Terenzio. Alfredo, lo zio dei fratelli Benedetti scomparve nel 1972:  da quel momento la pizzeria fu gestita ininterrottamente da Sandro e Terenzio.

Lo zio Alfredo

In quel lontano ’64 l’apertura di una pizzeria per una piccola borgata seppure in costante crescita come Passo di Treia rappresentò una novità assoluta, considerato che all’epoca la pizza non era un prodotto alimentare diffuso. Il ‘Ristoro’ gestito dai due fratelli rappresentò il punto felice di incontro per tutta la popolazione locale. Adulti, adolescenti e i bambini accompagnati dalle madri quotidianamente, acquistavano e consumavano le ottime pizzette contraddistinte dalla loro forma peculiare: quella circolare.

Oltre alla pizzeria i fratelli Benedetti hanno venduto nel corso dei decenni il loro prodotto nelle scuole medie locali. Immancabile inoltre la presenza anche nelle partite casalinghe dell’Aurora calcio. I tifosi, che all’epoca si recavano in massa al campo sportivo ‘G. Compagnoni’ mentre assistevano all’incontro, potevano “sgranocchiare” noccioline, semi di zucca, lupini e bevande varie a cura della ditta Benedetti.

La Pizzeria, situata nella parte centrale del corso della frazione più importante e popolosa del comune treiese, era il punto di ritrovo per un folto numero di ‘giovani leoni’ che, notando le signore e relative figlie in procinto di effettuare compere di pregiate stoffe in un altro storico locale (negozio di stoffe e pellucce famoso in tutta la provincia, ormai chiuso da anni, fondato e gestito da Elia ed Enzo Borgiani) davano sfoggio ad un discutibile “campionario” di commenti, oltre a  fischi ed apprezzamenti per le più belle ragazze del luogo e di passaggio. Per fortuna (per loro) all’epoca ancora non si parlava  di catcalling, altrimenti ci sarebbe potuto essere qualche problema. Tutto questo dava in ogni caso colore ad uno scenario in evoluzione che andava fissando per Passo Treia un’identità nascente di vivacissima cittadina. Inutile sottolineare che nei giorni del celebre Carnevale Passotreiese, la Pizzeria Benedetti – apprezzata ogni giorni anche dagli automobilisti che la sceglievano per la propria sosta – era presa addirittura gioiosamente d’assalto dalle maschere, dai gruppi e dai tanti partecipanti.

L’interno della pizzeria Ristoro

Intanto domani sarà l’ultimo giorno di apertura per la storica attività della prima pizzeria del posto, poi calerà definitivamente il sipario. E i fratelli Sandro e Terenzio Benedetti potranno godersi il meritato riposo dopo anni di lavoro pressochè quotidiano.

Da dopodomani, immaginiamo, sarà dura per tanti passotreiesi passare davanti al loro ex ‘Ristoro’ e notare la saracinesca abbassata per sempre. Un altro pezzo di storia di questa borgata che, mestamente, andrà a fare parte della stanza, nell’archivio delle cose perdute. Quasi tre generazioni hanno frequentato un locale che  ha rappresentato, per la collettività del posto, un costume ed una tipologia di un food che si è diffuso, come noto, in maniera esponenziale.

Arrivederci fratelli Benedetti e grazie per il servizio che avete svolto per cinquantotto anni a Passo di Treia! (nella foto di copertina: Terenzio Benedetti)

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