“E’ da quarant’anni che governa solo una parte, la città viene ormai amministrata per inerzia, è una comfort zone del potere”. Gian Vittorio Battilà è una persona che esprime concetti chiari. Nell’incontro che abbiamo avuto con lui a Porto San’Elpidio, dove si candida a sindaco nella tornata elettorale di maggio, ci ha spiegato le necessità di una discontinuità. “Vedo ogni giorno che i cittadini danno sempre più fiducia al nostro progetto. Non siamo un partito, ma una coalizione di liste civiche con due partiti che hanno sposato il progetto, oltre a persone che godono di stima reciproca che si mettono a disposizione. Io stesso sono nato politicamente dall’esperienza di Laboratorio Civico” sottolinea.
Ha tutte le ragioni. Come sosteniamo da tempo sul nostro giornale, le civiche ormai sono i veri partiti, che per disaffezione della politica, stanno perdendo punti. E così Battilà, 40 anni, ingegnere con ampia esperienza lavorativa anche internazionale, oggi area manager nel settore Ambiente e Sostenibilità per una nota azienda milanese (la sua formazione professionale gli ha permesso, in questi anni di fare opposizione all’amministrazione piddina Franchellucci, soprattutto in tema di appalti su verde e sociale oltre alla valutazione di vulnerabilità sismica delle scuole e cultura), ha messo insieme una squadra con valori politici “trasversali”. Sin dall’inizio, quando si incontrarono tutte le forze d’opposizione, mettendo in campo una moltitudine di idee per un nuovo governo della città.
Alla fine il prescelto dalla maggioranza di quelle forze è stato proprio lui, merito di un programma puntuale per il rilancio di una città oggi “addormentata”. “Portiamo concretezza. Portare in primo luogo una pianificazione in ogni ambito amministrativo e negli appalti per una discontinuità con l’attuale amministrazione: gli affidamenti non possono essere fatti sempre e solo all’ultimo minuto. A Porto Sant’Elpidio va restituito inoltre il senso di essere una comunità, a cominciare dal decoro urbano, per continuare con la sicurezza. Non è possibile che andare in piazza dopo le sei di sera sia pericoloso”.
Un rilancio d’identità, quello voluto da Battilà e dai suoi solidali. “La città deve tornare a essere viva, vivibile e attrattiva. Per essere di nuovo una meta turistica dobbiamo potenziare e migliorare gli accessi al mare, spingere su eventi culturali e sportivi, puntare su villaggi turistici, B&B e aree camper attrezzate e magari creare una spiaggia ad hoc per gli animali domestici, che nella costa manca. Siamo una città che ha i migliori outlets intorno e vicino, dobbiamo sfruttare questa opportunità. Inoltre stiamo puntando sulla Bandiera Lilla e dobbiamo essere in toto una città accogliente e vivibile anche per i disabili”.
Nel programma di Battilà è essenziale dare davvero spazio ai giovani, “con tavoli di ascolto, formazione, presentazioni di loro tesi e studi alle aziende locali, perchè non siano costretti a scappare da Porto Sant’Elpidio per poter lavorare”. Il candidato civico, che recentemente ha ricevuto l’endorsment dell’ex candidato sindaco di Laboratorio Civico, Alessandro Felicioni, avrà come avversari il pd che presenta come civico Paolo Petrini, ex vicepresidente del Consiglio regionale, e Massimiliano Ciarpella, che da civico rappresenta una parte della destra con Fratelli d’Italia.
Qualche annotazione in più sul programma. Commenta Battilà che “bisogna migliorare l’utilizzo di fondi e finanziamenti pubblici, in contatto con gli altri Enti e creando convenzioni con gli Ordini professionali. E’ essenziale inoltre uno sviluppo del settore digitale e la creazione di uno sportello per nuove start-up”.
E ora, ad ascoltare i cittadini. Oggi al quartiere Marina Picena, domani a Fonte di Mare, poi sarà la volta delle associazioni, da quelle di volontariato alle sportive, dai commercianti ai ristoratori. La battaglia politica si scalda. Mancano meno di due mesi. Solo allora si saprà se Porto Sant’Elpidio, che aveva votato cinque anni fa massicciamente per l’attuale sindaco (al primo turno con il 42,3%, ci fu un ottimo risultato del Laboratorio Civico al 20,6% e un centrodestra unito al 24,7%), cambierà di segno e direzione. I dati di allora, con Lega all’11%, Forza Italia al 5,9%, l’ottima prestazione del Laboratorio Civico e un Movimento Cinque Stelle oltre il 10%, oltre all’inevitabile calo del Pd in questa tornata elettorale, fanno ben sperare Battilà e la sua squadra.