Razza è ormai un termine desueto. Anche il Governo vuole la sua abolizione da tutti gli atti della PA

In pochi giorni, se come appare chiaro anche il Governo appoggerà l’emendamento del pd Arturo Scotto, il termine “razza” finalmente scomparirà da ogni carta o documento della nostra Pubblica amministrazione. Era ora. Anche perchè c’è chi sul termine, che verrà sostituito da “nazionalità”, ci gioca sempre.

Una fine linguistica è molto spesso anche il preludio della fine del concetto, ça va sans dire, e quindi in soffitta, oltre alla parola, andranno anche coloro (almeno si spera) che hanno utilizzato male una parola che era già brutta dall’inizio. Il Governo di Giorgia Meloni, attraverso il sì che sembra essere stato dato all’abolizione dagli uffici legislativi di Palazzo Chigi, con questa scelta incassa il plauso anche delle opposizioni. Perchè, come commenta Scotto, l’emendamento serve a ” far passare un principio di civiltà e per eliminare tutte le zone d’ombra di una letteratura giuridica arretrata e condizionata da altre terribili stagioni del nostro Paese. 

Razza è “un marchio di infamia che determina sin dalla nascita differenze che non esistono tra esseri umani che condividono lo stesso suolo e la stessa lingua”. Pochi giorni fa a Roma in una scuola elementare era stato distribuito un questionario in cui si chiedeva  di indicare il gruppo etnico o la razza del bambino. 

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
On Key

Related Posts

Mercanti in fiera

Prima il pubblico “deve scoprire che c’è un programma”, poi si vedrà. Pieno Insegno, il presentatore di “Mercante in fiera” non la butta sul drammatico

Unitre, appuntamento con “l’Arte Altrove”

Ripartirà venerdì 6 ottobre il nuovo Anno Accademico di Unitre con l’incontro “L’Arte Altrove”. L’appuntamento è alle 15,45 presso la sala conferenza del Credito Cooperativo Marchigiano (viale

Rampa Zara e polenta

(articolo di Maurizio Verdenelli) – “Tanto rumore per nulla, bolla di sapone. Ecco la pretesa crisi di giunta annunciata. E se qualcuno vuole uscire allo

Missione impossibile

Poco potrà raccontare alle Cortes, il Parlamento spagnolo, Alberto Núñez Feijóo. La maggioranza non c’è e il discorso di investitura del leader dei Popolari sarà verosimilmente solo