Volodymir Zelensky è ritornato da Washington molto preoccupato. Nonostante il presidente Usa, Joe Biden, abbia ribadito urbi et orbi che “sosterremo l’Ucraina tutto il tempo necessario”, anche inviando magari qualche missile a lunga gittata (ma non vogliono “allargare” la guerra), Zelensky si è reso conto che forse non ha più la maggioranza degli americani al suo fianco. In epoca elettorale è un dato da non trascurare. Gli statunitensi, almeno per la metà, sono stanchi di una guerra di non si vede un epilogo (o forse non c’è proprio). In questo senso è verosimile che facciano “pagare” a Biden alle prossime presidenziali la sua strategia da Guerra Fredda. Dai repubblicani ormai l’attuale presidente riceva solo “no”. “Senza aiuti perderemo la guerra” ha gridato ai settanta senatori del Congresso il presidente ucraino. Le notizie di Washington, nonostante le rassicurazioni, non sono buone per lui e le sue truppe, che avevano sperato nei missili a lungo raggio per colpire la base russa di Sabastopoli in Crimea e il “vitale”, per Mosca, ponte sullo stretto di Kerch. |
C’era Macerata. In ricordo dello storico Libero Paci a cent’anni dalla nascita
(articolo di Maurizio Verdenelli) – Cento anni fa, Paci. Fermano d’origine, scrittore di ‘Cose’ maceratesi (fondamentale la Storia del Capoluogo dal 1918 ai giorni scritta