Un liceo che sa unire i popoli

Incastonato come gemma in una delle vallate più suggestive dell’Abruzzo, ai piedi del Gran Sasso, il Liceo Artistico Statale per il design “F. A. Grue” ha ospitato un gemellaggio artistico tra Italia e Ecuador. 

Merito anche dell’amministrazione di Castelli, del sindaco e dell’assessore Alessia di Stefano, che hanno fatto di questa cittadina una delle capitali dell’Arte, ceramica in questo caso, e dell’accoglienza. Nove artisti ecuadoriani hanno affiancato gli studenti del “Grue” mettendo a contatto l’eccellente tradizione castellana riconosciuta in tutto il mondo con competenze e Cultura del Paese sudamericano, in cui l’arte ceramica ha radici antichissime, con tracce riconoscibili che risalgono a quattromila anni prima di Cristo.

E’ l’attivissima preside del Liceo, Eleonora Magno, a spiegarci il senso del gemellaggio artistico: “Per i nostri studenti è un’esperienza formativa importante, che unisce i popoli. Siamo convinti che la tradizione illustre castellana si fa con la contaminazione e il dialogo con artisti di tutto il mondo”. 

Uno scambio culturale, peraltro, organizzato in un lasso di tempo brevissimo. “Grazie a tutti i soggetti coinvolti, dall’Ambasciata dell’Ecuador ad Alfredo Aramondi della CBEI, dalla nostra amministrazione e ovviamente da noi, siamo riusciti a creare un evento così ‘efficace’ in soli due mesi. Siamo tutti molto soddisfatti e speriamo che lo scambio si ripeta già dal prossimo anno. Al percorso formativo regionale IEFTS, che forma Tecnici superiori per l’Arte ceramica, possono partecipare anche diplomati stranieri”. 

Il “Grue” è un’eccellenza teramana e abruzzese da tempo: “Il liceo è quadriennale e fa parte di una sprimentazione ‘immersiva’ nazionale. Sessanta studenti, laboratori all’avanguardia in ogni dove, a supportare l’attività di professori e ragazzi. E siamo anche un Museo da visitare. La nostra raccolta contemporanea di Arte ceramica nel mondo ha più di cinquecento opere”.

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