Alla fine la decisione di Letta è arrivata: l’ex deputato Irene Manzi sarà capolista alla Camera e Alberto Losacco, commissario regionale del partito, al Senato. Una maceratese, ex vicesindaco della città, e un pugliese a guidare le liste Pd nel proporzionale, Ancona e Pesaro non hanno reagito troppo bene, anzi. La pesarese Alessia Morani, deputata Pd e volto noto della poltica nazionale, ha deciso, in risposta, che non si candiderà: “A mia insaputa, il mio partito ha deciso di assegnarmi il collegio uninominale di Pesaro e un terzo posto nel proporzionale… Ho saputo quale fosse la mia posizione in lista solo al momento della lettura da parte di Marco Meloni dell’elenco dei candidati”.
Nell’uninominale, per la Camera il collegio maceratese va all’ex rettore dell’Università di Camerino, Fulvio Esposito, e per il Senato a Mirella Gattari, ex presidente regionale della Cia.
A centrodestra situazione ancora fluida, si inseguono i rumours. Ciò che sembrava scontato non lo è più. Il collegio “blindato” di Macerata, molto appetibile, è voluto da tutti. L’ultimo sussurro è in direzione dell’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, deputato umbro e commissario Marche della Lega, voluto da Salvini all’indomani dei noti fatti maceratesi, candidato nel collegio il cui elettorato ha votato alla Camera il treiese Tullio Patassini, assessore comunale per dieci anni alla Cultura, il cui nome è legato in questi giorni alla proposta di legge per le celebrazioni in onore di San Francesco d’Assisi nell’ottavo centenario. Volgendo lo sguardo in casa centrodestra una candidatura eccellente quella del coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni.
