“Civitanova come Spoleto”. Sgarbi inaugura la mostra di Listri

“Civitanova vuole diventare la nuova Spoleto”. Il critico Vittorio Sgarbi ha esaltato, in occasione dell’inaugurazione della mostra “La solitudine delle cose”, venti ritratti di luoghi abbandonati di Massimo Listri (fino al 30 settembre nella chiesa di San Francesco), il ruolo sempre più importante in ambito artistico della località marchigiana. Sgarbi sembra vivere in sintonia con la città, tanto che qualche tempo fa aveva pronosticato Civitanova come nuovo reale “capoluogo” marchigiano per la frenetica organizzazione di eventi e mostre.

Il sindaco Fabrizio Ciarapica, ringraziando dei complimenti di Sgarbi, ha commentato che Civitanova voleva “qualcosa di moderno e innovativo… ma che raccontasse qualcosa di antico”. Ciarapica vuole valorizzare sempre più il patrimonio artistico della città e per questo il testimonial Sgarbi è la persona perfetta. La mostra si compone di “riproduzioni di luoghi abbandonati, stanze segrete, spazi chiusi al pubblico” che rimandano a un mondo perduto. Come ha sottolineato il critico, Listri “scopre il segreto dell’abbandono, perché l’abbandono ha in se qualcosa di poetico”. Presente all’inaugurazione anche il professor Papetti: “La mostra parte da qui, ma siamo sicuri che girerà il mondo”.

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