Un chip nel cervello: è arrivato il momento?

Vediamo un po’ come funziona il cervello. E’ il chip che vuole sperimentare Elon Musk, si chiama N1Link: se è stato fatto con maiali e scimmie, perchè non farlo con l’uomo? E’ quanto sostiene Musk: “Gli impianti verranno installati all’interno del cranio e caricati via wireless, quindi ci sentiremo in maniera totalmente normale”.

In pratica, i segnali elettrici che inviamo dal cervello possono essere rilevati, digitalizzati e studiati usando degli elettrodi. Gli intenti sono nobili quali “permettere alle persone che soffrono di paralisi di utilizzare uno smartphone con la loro mente più rapidamente di qualcuno che lo fa utilizzando i propri pollici” per esempio, fino ad arrivare a “far camminare di nuovo i paraplegici” attraverso l’invio dei segnali dal cervello appunto. I

l chip può essere fondamentale nel trattamento di paralisi, cecità, sordità, mutismo, convulsioni e altri problemi del sistema nervoso centrale. Neuralink, assicura Musk, è una difesa contro l’ntelligenza artificiale che “supererà quella biologica di molto”.

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
On Key

Related Posts

Un liceo che sa unire i popoli

Incastonato come gemma in una delle vallate più suggestive dell’Abruzzo, ai piedi del Gran Sasso, il Liceo Artistico Statale per il design “F. A. Grue” ha ospitato

Castelraimondo si veste di rosa

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Una carovana in rosa nel cuore del ‘cratere’ sismico per dire ad 800 milioni di teleutenti (ha specificato numericamente Maurizio

L’Emanuele biancorosso

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Nella splendida giornata di sole e di gloria biancorossa (resterà nella lunga storia del club) fra i tanti tifosi che