E’ rottura tra Ue e Ungheria

La Unione Europea passa all’attacco, approva un testo che non richiede l’unanimità (è il caso del “chiaro rischio di grave violazione dei valori Ue”, in Italia Lega e Fratelli d’Italia hanno votato contro) e bolla l’Ungheria come “minaccia sistemica” ai valori fondanti. Un metodo per tagliare parte dei fondi, ma certo molto ci sarà da parlare su un atacco senza precedenti.

“Regime ibrido di autocrazia elettorale” viene definito il Paese, ovvero si riconosce che il sistema è costituzionale (gli ungheresi insomma eleggono democraticamente il Governo che hanno) ma “manca il rispetto di norme e standard democratici”. Uno strano modo di “fare guerra” all’Ungheria per attivare le misure contenute nell’articolo 7 dei Trattati. Un’ingerenza? Un tentativo di ritornare a un tavolo per trattare?

Non sembra dalle parole della relatrice verde Gwendoline Delbos-Corfield: “L’Ungheria non è una democrazia… Lo Stato di diritto sta arretrando nel Paese”. In 133 deputati Ue non sono stati d’accordo. E si pone ora il problema, tuttora irrisolto in Europa, se un’autorità sovranazionale può condizionare la politica di uno Stato sovrano.

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
On Key

Related Posts

Willem de Kooning e l’Italia

Alle Gallerie dell’Accademia  di Venezia (tutti i giorni dalle 8.15 alle 19.15, tranne il lunedì 8.15-14, aperta fino al 15 settembre) è stata inaugurata la

Residenze digitali, Amat premia un fanese

Premiata la creatività marchigiana nella quinta edizione di Residenze Digitali, una chiamata nazionale agli artisti della scena contemporanea che vogliano espandere i propri confini esplorando lo spazio

Claudio Bisio, come raccontarsi male

Martedì 23 e mercoledì 24 aprile, alle ore 21.15, salirà sul palco del teatro Rossini di Civitanova Marche un Claudio Bisio accattivante, carismatico e irriverente con La mia vita