E gli inglesi “rosicano”. Ma non sanno più perdere?

Ma che succede agli inglesi? Il loro proverbiale self-control e l’impertubabilità che hanno insegnato a tutto il mondo sembrano siano cadute con un doppio colpo che hanno digerito male. Opera degli italiani, un popolo scoordinato e anarchico che da Oltremanica non vedono bene da sempre, ma che comunque hanno sempre saputo valorizzare. Ebbene, gli italiani prima vincono gli Europei a casa loro (all’ultimo rigore, per somma disgrazia sportiva) con gli inglesi che a Wembley già festeggiavano – prima della partita – il titolo. Ahimè, quella partita con gli Azzurri vittima predestinata dovevano ancora giocarla.

E ora ai Giochi Olimpici: prima gli italiani issano sul tetto del mondo l’uomo più veloce del pianeta, Marcel Jacobs, fino a quel momento un quasi illustre sconosciuto e poi ieri vincono pure la 4 per 100 maschile, battendo i sudditi di Sua Maestà per un centesimo. Proprio come agli Europei. Gli inglesi la prendono male: prima, con la vittoria sui 100 metri, esce fuori qualche voce di doping dell’atleta italiano, poi oggi il Daily Mail titola: “Not Italy again!” mettendo sale sulla vicenda.

Si dice “rosicare”: lo sprint di Tortu che ha recuperato terreno agli inglesi non è andato proprio giù a nessuno da quelle parti. Qui di imbrogli non ce ne stanno. Per una legge strana dello sport i britannici hanno perso, anche dove erano convinti di vincere e anche nelle discipline in cui hanno ottenuto i migliori risultati. Sarà colpa della Brexit, forse. O di Chiellini e Bonucci, che però in pista a quanto ci risulta non gareggiavano.

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