Il telescopio che ci rivelerà se c’è vita nell’universo: saranno scienziati italiani a studiarne i dati

“Cambierà la nostra comprensione dello Spazio come lo conosciamo”. Dicono gli scienziati che il James Webb, il telescopio più potente mai costruito e lanciato nello spazio ieri dalla Guyana, ci risolverà uno dei dilemmi che ci hanno sempre accompagnato e di cui mai abbiamo avuto risposta: c’è vita sugli altri pianeti? Il viaggio del telescopio che sarà di un milione e mezzo di chilometri a bordo del razzo Ariane 5 (con un lavoro di trenta anni, mille uomini e 12 miliardi di dollari per lanciarlo in orbita) arriverà ai confini dell’Universo.

La potenza del James Webb è incredibile, così che gli scienziati potranno finalmente sapere qualcosa sulle sorgenti luminose più deboli e quindi capire di più com’erano le galassie allo stato primordiale. “Vedremo l’universo alle sue origini” sottolineano gli studiosi, ma solo dal maggio del prossimo anno, quando il telescopio comincerà a inviare informazioni e da Baltimora, dove arriveranno, verranno inviate a Pisa. Sono scienziati italiani i primi che studieranno i misteri dell’universo.

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