Costo del lavoro troppo basso e gli operai se ne vanno all’estero

Dice Eurostat che l’Ungheria è il costo della forza lavoro in Ungheria è il terzo più basso, dopo Romania e Bulgaria, in Europa, e presto potrebbe diventare la nazione più competitiva in questo senso, anche perchè l’aumento delle paghe negli ultimi tempi è stato solo del 33% a fronte degli aumenti salariali rumeni e bulgari che si sono raddoppiati.

Oltre dieci anni fa Ungheria e Slovacchia erano pressochè appaiate come sosto del lavoro, intorno ai 7 euro: ora a Bratislava costa 14 all’ora e a Budapest si è ancora lontani da questa cifra. Il risultato è che molti ungheresi si trasferiscono e lavorano all’estero, tanto da quasi triplicare la propria presenza in altri Paesi nell’ultimo decennio.

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