Il Giro d’Italia si fa ungherese per tre giorni (da venerdì 6 maggio a domenica 8). Le prime due tappe partiranno da Piazza degli Eroi. La prima, la Budapest–Visegrád, 195 chilometri, è adatta ai velocisti e assegnerà la prima Maglia Rosa. Dislivello di 900 metri e difficoltà per i ciclisti solo una volta arrivati a Visegrád quando saliranno per cinque chilometri fino al Castello Reale. Una tappa che ha il Danubio come protagonista, si costeggia il confine slovacco ed è l’occasione per visitare città di prestigio come Székesfehérvár ed Esztergom (famosa la sua basilica).
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Il giorno successivo sarà la volta della cronometro nel cuore di Budapest, da Pest fino al centro storico di Buda, dove, sul pavè, arriveranno dopo aver passato il lungofiume e il Parlamento. Domenica la Carovana Rosa si trasferisce sul Lago Balaton, la tappa è da Kaposvár a Balatonfüred. Duecento chilometri, dislivello di 890 metri, è anche questa tappa per gli sprinter. il Giro passerà per Nagykanizsa, Hévíz con il suo lago termale e per i saliscendi del Balaton. Percorso in linea con qualche difficoltà solo nei pressi dell’Abbazia di Tihany.
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E’ la quattordicesima volta che il Giro parte in Paesi esteri e se non fosse stato per la pandemia l’Ungheria sarebbe stata protagonista già nel 2020. Poi, dopo un giorno di riposo, il Giro ricomincerà dalla Sicilia con il primo arrivo sull’Etna.
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Tra i favoriti Vincenzo Nibali ( che ha già trionfato nel 2013 e 2016) Tom Dumoulin (2017) e Richard Carapaz (2019), João Almeida, Simon Yates, Miguel Angel Lopez, Jai Hindley, Wilco Kelderman, Esteban Chaves, Alejandro Valverde (che torna al Giro dopo 6 anni).