Il video delle polemiche. “Dubbi che vi fossero utenti connessi a quell’ora”. Altri particolari sull’esposto alla candidata Squadroni

“Dopo aver letto la relazione del CED ho ritenuto doveroso, per tutelare la sicurezza dei consiglieri, presentare denuncia, perciò ho conferito mandato all’avvocato Gian Luigi Boschi”. Non dice di più il sindaco, Fabrizio Ciarapica, sull’indiscrezione, confermata e data in esclusiva dal nostro giornale, sull’esposto presentato in Procura e riguardante l’ormai nota vicenda del video registrato al termine di un Consiglio Comunale di due anni fa. La registrazione era stata poi fornita alla stampa dal candidato sindaco Silvia Squadroni ed era stato oggetto di polemiche in campagna elettorale. Gli atti sono coperti da segreto istruttorio.

“Sulla base della documentazione tecnica acquisita – ha commentato l’avvocato Boschi – vi sono forti dubbi che vi fossero utenti connessi a quell’ora in diretta streaming e il video non riproduce fedelmente quanto accaduto”. Insomma, l’esposto sarebbe stato presentato sia per tutelare appunto i consiglieri sia perchè alcune cose non quadrerebbero: la registrazione posteriore e non in streaming, la post-produzione del video “con possibilità di manipolazione”, secondo quanto hanno confermato i tecnici consultati da chi ha presentato denuncia. 

Alcune fonti fanno anche notare che ciò che è stato registrato non è un fuori-onda, ma potrebbe essere una registrazione abusiva (perchè conversazione privata). La palla, e le considerazioni al riguardo, sono in mano ai magistrati. Uno degli aspetti che dovranno chiarire è come quel video sia arrivato nelle mani della candidata Squadroni (la denuncia è anche per ricettazione, oltre che per violazione della privacy e diffamazione). L’utilizzo per fini elettorali di un video definito dall’avvocato di Ciarapica “di dubbia provenienza e di dubbia originalità” è una questione delicata della vicenda. Della Squadroni ancora nessuna dichiarazione, al momento.

Ciarapica da parte sua non ha mai voluto bloccare la diffusione del video perchè “non c’è niente da nascondere” e per il fatto che è “penalmente irrilevante”. Il sindaco non risulta indagato, almeno secondo le stesse fonti, per la vicenda.

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