E all’improvviso un lupo. A San Severino

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Un lupo alle porte di San Severino Marche. Non solo gli invasivi cinghiali che da tempo dall’entroterra hanno raggiunto la costa ma pure l’animale caro al Poverello (‘Operazione San Francesco’ non a caso si chiama l’area faunistica del Lupo a Civitella Alfedena in Abruzzo vicino al lago di Scanno) è ormai di casa nella cittadina maceratese ‘familiare’ al Patrono d’Italia che gli donò un corpetto di lana d’agnello da mettere sopra al saio nel freddo inverno d’Assisi.

Argenteo e scintillante sotto la luna di mezzanotte, il lupo avanzava come quello eternamente descritto da Jack London con grandi balzi. Giovane, potente, lungo il tracciato dei cinghiali. L’ho incrociato lungo la strada per Parolito (dove con ricci, volpi ed una volta caprioli dell’ex allevamento) poco dopo il restaurato ponte ferriviario di San Bartolomeo e l’antica chiesetta che conserva una mirabile Crocefissione dei fratelli Salimbeni.

Pochi secondi per vederlo sopraggiungere e balzare oltre il ‘muso’ dell’auto e scomparire dall’altra parte della stretta strada nella fitta boscaglia in direzione del capoluogo settempedano.

Un incontro che resta negli occhi e ‘dentro’ con un mito della Natura e della Storia. Difficilissimo da rinvenire in libertà fino a poco meno di dieci anni fa quando due branchi furono avvistati sulla neve di un capodanno a Colfiorito dalla fotografa naturalistica Federica Santoni (le immagini pubblicate nella biografia del serravallese Venanzo Ronchetti, il ‘sindaco del terremoto’: “Il ragazzo e l’altopiano” Ilari Editore, 2015).

Successivamente lupi apparvero sopra Muccia vicino ad abitazioni isolate e all’Eremo del Beato Rizzerio, compagno e ‘figliolo carissimo’ di San Francesco che lui aveva conosciuto per la prima volta, nobile marchigiano e studente a Bologna, nella città emiliana. Le foto a lungo hanno fatto compagnia agli uomini di Anas e soc. Quadrilatero – impegnati nel gran cantiere della superstrada Valdichienti inaugurata da Matteo Renzi il 28 luglio 2016 – al quartier generale di Colfiorito.

Altri avvistamenti recenti sono a testimoniare il progressivo avvicinamento ‘dell’animale dei boschi’ all’Adriatico. Come quello di ieri a mezzanotte alle porte di Gubbio, pardon di San Severino Marche!

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