Statale 78, la buona novella. Riapre il Ponte sul Chienti

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Ssstt… il ponte è stato riaperto, anche prima dei termini previsti, ma nessuno lo dica. L’incredibile eppure buona novella viene da Colbuccaro, Passo del Bidollo, dove nel silenzio più assoluto, tuttavia per l’assoluta felicità di due popolazioni di due comuni confinanti a Sforzacosta (Macerata e Corridonia) le auto hanno ripreso a sfrecciare da questa mattina su uno dei tratti più delicati ed importanti in uscita ed entrata in direzione del capoluogo e delle sue aree commerciali. 

Parliamo del ponte sul Chienti e dunque della statale 78 che conduce da una parte verso l’immediato svincolo della superstrada Valdichienti Civitanova Marche-Foligno, Urbisaglia, Sarnano, e le province a sud delle Marche. E dall’altra verso Macerata. Un passo davvero cruciale. Non a caso durante l’ultima guerra, la conquista del ponte dopo giorni di sanguinosa battaglia aprì la strada ai soldati della Nembo per la liberazione di Macerata!

Il ponte era stato chiuso per lavori di consolidamento il 20 luglio scorso dall’Anas che aveva affidato alla ditta Draco di Caserta l’opera. Da ultimare entro il 5 agosto prossimo. Lavori portati avanti alacremente e completati con largo anticipo oggi, come testimoniato dalla revoca dell’ordinanza di stop al traffico sul ponte da parte dell’ing. Francesco Morbidoni (Anas). Facendo tirare un sospiro di sollievo ai residenti costretti a lunghi giri sulla superstrada per approvvigionarsi dei beni di consumo quotidiani. E naturalmente sollievo anche da parte degli operatori economici e ristoratori del luogo.

Dice Stefania Ferretti (Il Tarantino): “Ci voleva proprio. Come il passaggio pedonale ne pressi sul ponte che sarebbe necessario al fine di evitare gli incidenti purtroppo anche mortali del passato e recenti”. In effetti la vicesindaco di Corridonia Nelia Calvigioni pare abbia trovato l’accordo in tal senso con il sindaci di Macerata e presidente della Provincia, Sandro Parcaroli. Ma oggi delle sospirate ‘zebre’ nessuna traccia. Tuttavia la speranza resta in piedi, comprensibilmente per la sicurezza dei cittadini dei due comuni confinanti lungo il Chienti.

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