L’operazione “London Bridge” è già cominciata

L’operazione “London Bridge”, pronta da decenni, ha già attivato i suoi cerimoniali. The Queen, la Regina Elisabetta, è morta ieri “serenamente”. Attoniti i suoi fedeli sudditi, che l’hanno amata più di ogni altra cosa per aver dato stabilità alla Nazione e averne rappresentato i valori, dopo 70 anni di regno.

Ieri mattina, con un comunicato ufficiale, i medici si erano detti “preoccupati per il suo stato di salute”, una dichiarazione inusuale che serviva a preparare gli inglesi alla tragica notizia. Alle 16 i conduttori in onda sulla BBC si sono vestiti di nero: una parte del piano “Ponte di Londra”. Il figlio Carlo e la consorte Camilla sono andati subito a Balmoral al capezzale della regina insieme agli altri tre figli Anna, Edoardo e Andrea. Due giorni fa l’ultima apparizione, in piedi, ma pallida e con lividi sulle mani, ricevendo la nuova premier Liz Truss.

Il Primo Ministro, attraverso il segretario privato della Regina, è stato il primo ad essere informato, assieme ai deputati e ai servitori della Corona che hanno ricevuto una mail che ha dato la notizia della scomparsa: “Dear colleagues, It is with sadness that I write to inform you of the death of Her Majesty The Queen”. Successore di Elisabetta è il figlio Carlo. La bara con le spoglie di Elisabetta ritornerà a Buckimgham Palace dalla Scozia.

Nei prossimi giorni Re Carlo visiterà il Parlamento scozzese e la Cattedrale di S. Giles a Edimburgo, il castello nordirlandese di Hillsborough e la Cattedrale di Sant’Anna a Belfast. Poi sarà la volta del Parlamento gallese e una messa sarà celebrata nella Cattedrale Liandaff di Cardiff. Inoltre una processione partirà dal Palazzo Reale e un’altra funzione verrà celebrata a Westminster Hall. Il funerale della Regina Elisabetta avrà luogo nell’Abbazia di Westminster Abbey, il suo corpo tumulato nella Cappella del Re Giorgio IV nel Castello di Windsor.

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