La furia e il lutto. Le vittime salgono a 11

In un’ora o poco più l’acqua – un terzo di quella che cade in un anno intero – ha travolto tutto. La furia si è accanita sulle auto: la Opel Corsa inghiottita dal fiume Misa (il conducente, un uomo di Arcevia di 47 anni, ancora non si trova), quella di Brunella, Simone e Noemi (madre e figli, dispersa la prima, 56 anni, salvo il secondo, 23 anni, recuperato il corpo di Noemi, 17 anni) che cercavano di scappare alla violenza della bomba d’acqua, e anche quella di Silvia, la farmacista che guidava sulla strada che collega Arcevia alla Corinaldese, che si è salvata ma ha visto scomparire nell’ondata il figlio Mattia, 8 anni. Non è riuscita a salvarlo.

Tra Serra de’ Conti e Barbara, siamo in provincia di Ancona, si cercano i tre dispersi. Undici i morti accertati, si sa che cinque sono di Pianello d’Ostra, due di Trecastelli e una di Barbara. C’è chi è morto – un padre e un figlio e un 52enne padre di due figli – intrappolato nel garage mentre cercava di uscire con l’auto, chi era per strada ed è stato travolto dall’acqua, chi viveva in un seminterrato, come Fernando, 82 anni, chi è stato sorpreso dalla forza omicida della natura come Rina, che provava a chiudere le finestre di casa. Un evento metereologico imprevedibile, lo hanno detto tutti. Nessuna previsione realistica, nessun allarme. Solo acqua ovunque che in pochissimo tempo si è portata via persone, alberi, cose.

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