Fondi sisma, 22 milioni per Civitanova. Tutti i progetti finanziati

Otto progetti su otto ammissibili a finanziamento per un totale di oltre 22 milioni di euro. E’ quanto “incassa” Civitanova Marche nell’ambito dei Fondi previsti per la ricostruzione post sisma. Tra le opere il Comparto Trieste, la sede della delegazione comunale di Civitanova Alta, la Torre Civica, il Campanile ex Chiesa San Francesco, l’ ex Convento di San Francesco, il Palazzo Ciccolini, l’Ex stazione ferroviaria (Tramvia), il Torrione e Palazzo Bonaparte. Dichiarazione di ammissibilità che rappresenta un primo passo fondamentale per arrivare al recupero di questi immobili. Ora dovrà seguire una certificazione di casualità sisma/danno da parte dei tecnici. 

“Una grande opportunità per  Civitanova – ha commentato il sindaco Fabrizio Ciarapica – in particolar modo per la Città Alta. Qualora si arrivasse al finanziamento totale di tutti i progetti, una gran parte del tessuto storico della città alta potrebbe essere recuperato”. 

Nel 2016/2017, anno in cui il sisma colpì mortalmente le Marche, l’amministrazione allora in carica, non dedicò particolare attenzione alla ricognizione dei danni del proprio territorio ed in particolare ai danni subiti dagli immobili pubblici. L’amministrazione Ciarapica, invece, al momento del suo insediamento, nel 2017, riprese in mano la situazione con una ricognizione delle segnalazioni pervenute  dai privati e degli immobili comunali che erano stati comunque danneggiati. 

In una prima fase tale lavoro non trovo la possibilità di un riconoscimento da parte della struttura commissariale in quanto erano ormai scaduti tutti i termini per la presentazioni delle schede di danno e per le istanze di finanziamento. Un’occasione importante si è avuta con l‘emanazione dell’ordinanza sui beni vincolati che ha aperto la possibilità di segnalazione e accesso ai finanziamenti del sisma per gli immobili sottoposti al vincolo storico artistico presenti sia nel cratere che fuori. 

Il Comune si è così affrettato a presentare le domande e, grazie al lavoro di uffici ed assessori, nei giorni scorsi è arrivata la conferma dell’elenco degli immobili ammissibili da parte dell’USR (Ufficio Sisma).  

“Intercettare, in generale, tutti i fondi che Stato ed Europa mettono a disposizione deve essere un imperativo – ha aggiunto il sindaco –  La politica deve guardare al futuro, anche attraverso la valorizzazione del passato e quindi il recupero di immobili che rappresentano la storia e la cultura della nostra città”. 

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