L’Ungheria guarda al suo futuro energetico e stringe un accordo con la vicina Serbia. Se, come spiega Zoltan Kovacs, portavoce del Presidente ungherese Viktor Orbàn, “l’approvvigionamento petrolifero del nostro Paese avviene in gran parte tramite un gasdotto attraverso la Croazia, è improbabile che ciò sarà possibile in futuro, a causa delle sanzioni che sono state adottate”.
Si cercano così soluzioni alternative, come questa di un nuovo oleodotto: la Serbia sarebbe in questo modo rifornita di greggio russo degli Urali più economico, collegandolo all’oleodotto Druzbha. Il presidente serbo, Aleksandar Vucic, e Orbán, hanno siglato l’accordo.
