L’Ue accusa l’Ungheria: “Fatto troppo poco” e congela i fondi. Un modo di far pressione su Budapest per altre questioni

Il Governo italiano si è spaccato nel voto del Parlamento europeo sulla questione Ungheria. Lega e Fratelli d’Italia hanno confermato il sostegno al Paese magiaro, Forza Italia ha invece sostenuto la risoluzione europea che vuole negare i fondi (“ballano” 7,5 miliardi di euro) per “proteggere il bilancio Ue dalle violazioni dei principi dello Stato di diritto in Ungheria”.

L’Europa accusa Budapest di non aver fatto abbastanza – aveva inviato “raccomandazioni” in 17 punti – anche riguardo a corruzione e gestione degli appalti pubblici. Alla fine il testo che “congela” i fondi è stato approvato con 416 a favore, 124 contro e 33 astensioni. Lo scontro tra Ungheria e Ue, nonostante il premier Viktor Orbán abbia dichiarato di “aspettarsi un via libera il 30 novembre perchè abbiamo completato tutti i 17 requisiti concordati”, rischia di diventare frontale.

La Unione europea con questa decisione vuole far pressione sull’Ungheria anche su altre questioni, come l’adesione di Svezia e Finlandia alla Nato. Gli unici Paesi a non ratificare la decisione, su 30 complessivi, sono stati Ungheria e Turchia. L’adesione è dunque rinviata al prossimo anno. Orban ha confermato che da parte sua dirà sì nella prima sessione del 2023.

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