Autonomia alle Regioni, il sì del CdM primo passo per un’Italia federale

“Un disegno di legge per un’Italia più unita, forte e coesa” secondo chi l’ha proposto, “un testo irricevibile” per le opposizioni. In Consiglio dei ministri è stato approvato il ddl sull’Autonomia differenziata, primo traguardo per un Paese federale. Il testo, messo a punto dal ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, sottolinea che l’attribuzione delle funzioni alle Regioni può avvenire solo dopo la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (i Lep).

A esprimere il parere finale poi, dopo l’iter che sarà almeno di cinque mesi, non saranno le commissioni come avrebbe voluto Calderoli, ma il Parlamento. Sranno previste misure perequative per evitare squilibri economici fra le Regioni che aderiscono all’Autonomia differenziata e quelle che non lo fanno.

Per la premier Giorgia Meloni “il Governo avvia un percorso per superare i divari che oggi esistono tra i territori e garantire a tutti i cittadini, e in ogni parte d’Italia, gli stessi diritti e lo stesso livello di servizi”. Oltre alla Lega, soddisfatto anche Silvio Berlusconi: “Le Regioni avranno più risorse e più poteri con l’autonomia, per gestire i servizi essenziali per i cittadini, a partire naturalmente dalla sanità”.

“Un giorno storico – ha twittato Calderoli – Una riforma necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono Regioni che fanno da traino e altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione”.

Critico il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “La bozza Calderoli approvata in CdM è irricevibile e noi siamo pronti alla mobilitazione perché non è stata condivisa con la Conferenza delle Regioni, cosa clamorosa e incredibile, e perché è un’autonomia differenziata che non tiene conto delle nostre proposte e va nella direzione di spaccare il Paese”. Il governatore pugliese Michele Emiliano si dice “indignato”: “Lo fanno prima delle elezioni in Lombardia per evitare una brutta figura alla Lega”.

Per Luca Zaia, a capo della Regione Veneto, che più di tutti ha sostenuto l’autonomia “è una scelta di modernità e di responsabilità: Germania e Stati Uniti vengono percepite come grandi nazioni non divise ma hanno un federalismo vero”.

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