Machu Picchu, riapre ai visitatori la meraviglia dell’umanità

Quello che è successo il 22 gennaio scorso ha dell’incredibile. All’interno del santuario incaico di Machu Picchu, in Perù, oltre quattrocento visitatori, di cui trecento stranieri, erano rimasti bloccati, senza sapere cosa fare, a seguito della chiusura del sito, decisione presa a seguito delle manifestazioni contro la rimozione del presidente peruviano Pedro Castillo. Alcuni di questi turisti avevano dovuto percorrere sette ore di cammino a piedi per giungere al villaggio di Piscacucho. 

Fortunatamente per il Paese e per gli appassionati d’Arte di tutto il mondo il sito, dichiarato Patrimonio culturale e naturale dell’umanità dall’Unesco nel 1983, è stato riaperto, grazie a un accordo “con tutte le parti interessate, che hanno assunto l’impegno congiunto di garantire la sicurezza del monumento e dei servizi di trasporto”.

Machu Picchu, “vecchia montagna” in lingua quechua, è un sito archeologico del XV secolo ammirato in tutto il pianeta, ed era residenza di sovrani inca in estate. Fu il professore inglese Hiram Bingham, supportato da Yale e della National Geographic Society, che riscoprì il luogo ai primi del Novecento. E’ nella lista delle sette meraviglie del mondo moderno.

Le proteste sono cresciute in intensità negli ultimi tempi, secondo quanto riporta la stampa internazionale, a seguito della detenzione dell’ex presidente, Pedro Castillo, confermata nelle scorse ore, per “ribellione”. I manifestanti chiedono le dimissioni della presidente Dina Boluarte, che da dicembre ha sotituito Castillo, e nuove elezioni. 

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