L’aiutino. Il calcio spagnolo “in mano” a un fondo inglese

E’ futbol? Non è più futbol. Però benedetti questi soldi in un mondo che a forza di pagare milioni e milioni di euro anche ai giocatori più scarsi, rischiava di annegarsi nella sua pozzanghera. Ma chi è il salvatore CVC? Un fondo britannico – ormai fanno tutto loro – che già ha investito nello sport. La Liga riceverà 2667 milioni, che saranno ripartiti in base all’importanza delle società (il Barcellona riceverà 250 milioni con cui potrà forse finalmente rinnovare il contratto a Messi, anche se al momento non sembra proprio, ma nè i blaugrana nè altri club potenti come los merengues de Madrid avranno i soldi sufficienti per gli ingaggi dei grandi giocatori internazionali) e sembra un parte della quale da dover restituire.

E allora dov’è il vantaggio se non dare ossigeno al malato (quasi) terminale? In cambio il futbol spagnolo cederà l’11% dei suoi introiti. Il mondo finanziario è entrato in campo. Ha iniettato soldi nel sistema, già collassato per i problemi dovuti all’assenza di pubblico negli stadi, e adesso aspetta di fare i suoi utili. Ora i club dovranno vendere più magliette e calzoncini e fare marketing dalle reti sociali. Con la chiara sensazione che si è controllati perchè i soldi vanno restituiti. Anche in 40 anni, come prevede l’accordo con l’entità finanziaria.

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