Macerata, via all’anno accademico. Confermato da Università e Comune il flash mob congiunto di studenti russi e ucraini

(articolo di Maurizio Verdenelli) – “Percosso, come si dice a Roma”. Serpeggia un largo sorriso in teatro alla battuta finale di Francesco Adornato, rettore dell’Università di Macerata a chiusura della lunga cerimonia che ha dato il via al 732.esimo anno accademico. E’ infatti un fuori programma la pergamena con cui studenti e prof hanno voluto ringraziare ‘il rettore dei giovani’ che fra 7 mesi lascia dopo due mandati.

Ed e’ pure un altro fuori programma la conferma che a taccuini squadernati e telecamere accese, il n.1 di Unimc offre (con il sindaco di Macerata, Parcaroli) alle anticipazioni di chi scrive. Sullo scenario della festa Unimc, c’è la guerra: “Sì, è vero, faremo insieme con il Comune di Macerata il flash mob insieme con i 28 studenti ucraini e russi invocando la pace in questa stessa piazza della Libertà dove s’affaccia l’ateneo. Anche nel nome di Puskin, padre della lingua russa, che in quella Odessa ora minacciata andava a sentire la musica del grande marchigiano Rossini”. 

Non è invece un fuori programma invece l’evento organizzato con ‘Pindaro’: il premio di laurea della fondazione Antonio Megalizzi (lo studente giornalista ucciso dai terroristi a Strasburgo) attribuito a Laura Taurino per una tesi  che ha riguardato la Procura maceratese sotto il profilo comunicativo-istituzionale. Sul palco del ‘Lauro Rossi’ ci sono i genitori Domenico ed Anna Maria, e Caterina Moser, la compagnia Antonio. C’è un video sul ‘Ragazzo d’Europa’ e da un palchetto un ragazzo ed una ragazza interpretano un brano: l’omaggio dello staff di Radio Unimc al fondatore di Europhinica. E’ il momento dei brividi. Alla premiazione prende parte la ministra per l’Università e ricerca scientifica, prof. Maria Cristina Messa. Che conosce bene Macerata e fa i complimenti a Francesco Adornato. All’interno del prestigioso genetliaco di Unimc, festeggiato anche un glorioso traguardo nell’Anno europeo dei giovani: il superamento (seppure per solo 22 unita’) della soglia dei 10.000 iscritti provenienti da 80 nazioni.

“Nel 2019 ci eravamo arrivati vicini fermandoci tuttavia a meno 36” ricorda il rettore. In quest’anno di ripartenza (post sisma, post pandemia almeno nella sua fase acuta) Unimc ha voluto celebrare e promuovere il protagonismo dei giovani. La prolusione non è stata dunque tenuta da un docente affermato ma dal presidente del Consiglio degli studenti, Lorenzo Di Nello. E a seguire da ricercatori (Giorgia Vulpiani), dottorandi (Gianmarco Oro, Giovanna Lauria) e da Badr Elshoran, studente internazionale a Macerara per una borsa di studio dopo aver conseguito la laurea in Lingua e Letteratura italiana all’Università del Cairo, Egitto.

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