(articolo di Maurizio Verdenelli, foto di Luciano Carletti) – Da tutt’Italia a Treia per il ‘don Giuseppe day’. Delegati della stragrande maggioranza delle diciannove ‘deputazioni’ da nord e sud del Belpaese dell’associazione nazionale culturale de “I Polentari” si sono dati convegno nella sala multimediale del comune marchigiano, scelto per l’assemblea annuale coordinata dal presidente Sebastiano Arcai (Arborea), al suo fianco il segretario Paolo Iommi (Altidona).

Un commosso, affettuoso summit nel nome di uno dei fondatori della storica associazione, per dodici anni presidente effettivo, poi fino alla morte il 19 aprile 2020 (per Covid): don Giuseppe Branchesi. Per tutti, il popolarissimo, carissimo, inarrestabile ‘don Peppe’. La cui presenza (spirituale) è stata voluta testimoniare da una sedia vuota alla sinistra del presidente Arcai. Don Peppe resterà sempre nella storia de “I Polentari d’Italia” anche se il progetto ufficiale, posto all’odg dell’assemblea, di mutarne la denominazione e di farne l’associazione ‘don G. Branchesi’ è rimasto nel cassetto. Nonostante che la quasi totalità dei delegati si fosse espressa positivamente, tuttavia problematiche di natura procedurale hanno indotto l’assemblea a soprassedere.

Ad una prossima sessione la proposta di istituire il Premio ‘don Branchesi’ in coincidenza con il raduno biennale delle 19 delegazioni sparse in Italia. “Un premio strettamente di natura culturale: aspetto particolarmente caro al cuore di don Peppe” dicono ad una voce Gianni Savi e il gruppo di Santa Maria in Selva, organizzatori del meeting. Al quale con il sindaco treiese, Capponi, ha partecipato graditissima ospite, la giovane sindaco di Arborea (Oristano) Manuela Pintus.

Proprio nel comune sardo, sede di una popolazione tradizionalmente erede dei pionieri della bonifica giunti da tutta l’Italia, si festeggerà ad ottobre il prossimo Raduno dell’Associazione, che così ripartirà post pandemia. Intanto nel nome di don Giuseppe, la cui vita è stata tutta spesa nella ricerca di unione e condividione umana – in questa direzione un piatto di polenta era perfettamente utile alla causa – è stato consolidato, pronubi i due primi cittadini, un ponte forte d’amicizia e collaborazione fra Treia (Marche) e Arborea (Oristano).

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