Spagna, la priorità del Governo sono i “diritti sessuali e riproduttivi”

Un giorno tutti ricorderanno che, proprio nel bel mezzo di una guerra mondiale, la Spagna – o meglio il suo Consiglio dei ministri – si occupava di “diritti sessuali e riproduttivi”. La priorità del giorno è stato il via libera ai congedi per “mestruazioni dolorose o invalidanti”. La ministra delle Pari Opportunità, Irene Montero, canta vittoria: “Siamo il primo Paese d’Europa che ha messo in regola la questione”. I congedi saranno pagati interamente dallo Stato. Il Presidente del Governo, Pedro Sanchez, ha sottolineato che la Spagna “avanza in femminismo, le donne devono poter decidere liberamente sulle loro vite”. E su molto altro.

Come, per esempio, poter abortire anche a sedici o diciassette anni senza obbligo di permesso dei genitori o avere gratis del pillole “del giorno dopo”. Ad aprile, lo ricordiamo, Il Senato aveva approvato la modifica alle legge: chi vuole convincere o ostacolare le donne che vogliono abortire rischia la galera. Tempo fa aveva destato scalpore cosa potrebbe succedere a un uomo accusato, con una denuncia, di violenza di genere: arresto preventivo (senza prove), ordine preventivo di allontanamento da casa e figli, affidamento dei figli alla madre. Con una semplice denuncia. Il femminismo è promossa a materia scolastica e chi vuole cambiare sesso lo può fare, senza parere medico nè cure ormonali, lo può semplicemente comunicare all’anagrafe.

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