L’ambasciatrice polacca nelle Marche per ricordare la Liberazione. E a Loro Piceno apre un museo unico in Italia

(articolo di Maurizio Verdenelli) – Le Marche ricordano il ‘Sentiero della Speranza’. Quello che percorso dalla seconda Armata polacca (2. Korpus Polski) al comando del gen. Wladislaw Albert Anders liberò 78 anni fa la ‘regione al plurale’ dall’oppressione nazifascista. Dopo tanti preparativi e rinvii  -non estranea a questi la guerra Russia Ucraina – finalmente tra sabato e lunedì si porterà a termine l’articolato programma delle celebrazioni. Che interessano Ancona, Loreto (domenica) e Loro Piceno (lunedì).

Al centro di tutto c’è, nel suo doppio ruolo di ambasciatrice di Polonia in Italia e figlia del Liberatore delle Marche, la senatrice Anna Maria Anders. A Loreto, nella sala ‘Oscar Marziali’ a Porta Romana (Bastione Sangallo) la Anders inaugura nel pomeriggio del giorno 17, la mostra fotografica sulla liberazione della città. In esposizione quindici tavole a cura della stessa Ambasciata polacca in collaborazione principalmente con il consolato onorario di Ancona nell’ambito del progetto di relazioni internazionali Polovers. 

Lunedì a Loro Piceno (Mc) la sen. Anders è attesa per aprire le porte ad un museo unico. Dedicato interamente alla 2. Armata polacca. Elemento di forte suggestione è la collocazione del museo – a cura dell’eccezionale collezionista Luca Cimarosa: al primo piano di un turrito complesso storico che ospita altre due importanti esposizioni sulle due guerre mondiali. Anche queste da tempo realizzate dallo stesso Cimarosa.

Luca Cimarosa

Loro ha scritto inoltre una pagina rilevante della Liberazione di Macerata cannoneggiando il campo di concentramento di Sforzacosta e contribuendo allo sfondamento della difesa tedesca a Colbuccaro (Corridonia) dopo alcuni giorni di sanguinosa battaglia ingaggiata dai para’ della Folgore. A comandare l’artiglieria – che poi avrebbe avuto quartier generale a Villa Spada di Treia – il colonnello Antoni Mosiewicz. Il quale avrebbe messo su famiglia a Loro Piceno investendo nella zona – il riferimento è ora sopratutto per la rinomata cantina di vini Murola.

Il col. ing. Mosiewicz, deceduto a Stresa ad inizio giugno 2018 riposa, per espressa sua volontà, nel cimitero comunale lorese, a testimonianza del proprio affetto per la cittadina maceratese che aveva liberato dal giogo tedesco. Ai suoi funerali intervennero istituzioni di Italia e Polonia.

Il col. ing. Antoni Mosiewicz

Il museo si avvarrà di numerosi ed interessanti testimonianze cartacee e reperti tra i quali munizioni da 25 libbre (con relativa cassa corazzata) sparati dal cannone polacco. Ed anche dei revolver che forniti clandestinamente alla Resistenza dagli operai di una fabbrica di Varsavia requisita dai tedeschi, portarono alla morte di numerosi operai-patrioti. “Anche a quella di mio padre e di altri familiari” rivelò a sorpresa, commosso, il collega polacco inviato nelle Marche con il team di Grzegorz Cerniak (dell’istituto Pileckiego per il docufilm: ‘L’Odissea polacca’ ) a Luca Cimarosa e a chi scrive. 

L’ambasciatrice Anders, già segretario di Stato e presidente del Consiglio per la protezione della memoria di lotta e martirio, sarà nel pomeriggio a Loro Piceno proveniente da Ancona (dopo le celebrazioni della Battaglia di Ancona) e da Loreto dove oltre alla mostra fotografica la figlia maggiore del gen. Anders farà visita al cimitero di guerra polacco. (Nella foto di copertina: La cassa contenente le munizioni da 25 libbre sparate dall’Armata polacca sul campo di concentramento di Sforzacosta)

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