Paghe misere e troppo lavoro: gli insegnanti ungheresi scendono in piazza

Che siano pagati poco, lo sanno ormai tutti. Per questo, ma anche per quella che considerano un’eccessiva centralizzazione dell’istruzione, sono scesi in piazza in migliaia a Budapest. Un insegnante in Ungheria parte da uno stipendio iniziale di 400-500 euro circa e si può trovare dopo tanti anni di carriera a guadagnarne meno di mille. Sono i salari più bassi dell’Unione Europea.

“Chiunque abbia un po’ di buon senso dovrebbe essere qui a protestare, che sia un elettore di Fidesz o no. Non si tratta di politica, si tratta del Paese. Abbiamo bisogno di un buon insegnamento, di buone scuole, di buoni insegnanti” ha commentato un manifestante. I problemi della scuola sono, oltre al controllo centrale ritenuto eccessivo su curricula e libri di testo, la mancanza di docenti e carichi di lavoro eccessivi.

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
On Key

Related Posts

A Civitanova l’antologia di Sauro Cecchi

Dal 21 aprile al 5 maggio, l’ex chiesa di Sant’Agostino di Civitanova Alta ospiterà “Antology”, la mostra dell’artista marchigiano Sauro Cecchi, patrocinata dal Comune di