Ancona cambia dopo 30 anni, centrodestra al governo della città

Anche Elly Schlein, segretaria del Pd, ha ammesso la “netta sconfitta”. In tutta Italia il centrodestra conquista terreno. Non possono essere eccezioni come quelle di Udine e Vicenza a cambiare l’analisi di un voto che trasforma il nostro Paese – e le Marche in particolare – in una filiera politico-amministrativa di cui vedremo a breve gli effetti. Daniele Silvetti è il nuovo sindaco di Ancona. Ha conquistato una città che era in mano al centrosinistra da trent’anni e sostituisce Valeria Mancinelli, nominata anni fa come il primo cittadino al mondo. Questo per dire che il successo marchigiano è ancora più rilevante.

Nella lettera di un colto avvocato anconetano, di grande lucidità e analisi stringente, il perchè della sconfitta del centrosinistra, a cui il professionista appartiene: “Daniele Silvetti ha vinto le elezioni ed è doveroso fargli complimenti e i migliori auguri di buon lavoro, ci girano assai i cabbasisi ma, tanto è. Uno dei motivi del risultato sta, sicuramente, nel fatto, che Daniele non ha sbagliato un colpo tanto che la sua campagna elettorale andrebbe osservata con molta attenzione fin dai primi passi silenziosi che il candidato muoveva anche prima dell’estate scorsa… Come è normale che sia nell’immediato sono partite le parole d’ordine e la prima che riecheggia nelle interviste è ‘vento di destra’ quasi a giustificare l’esito imputandolo ad una causa ‘esterna’ estromettendo la propria responsabilità rispetto a una tendenza collettiva che dovrebbe spiegare tutto”.

Continua l’avvocato: Il tema ‘vento di destra’ che vorrebbe, appunto, spiegare tutto ma che non spiega nulla, è un meccanismo di difesa comprensibile ma essenzialmente inutile in quanto privo di capacità descrittiva… Prima fase: negazione delle responsabilità proprie (individuali e collettive), comprensibile, ma usciamone presto per cortesia che così non andiamo molto distanti e la terra continua a girare (incredibile a dirsi, anche senza di noi)”.

Proprio così. L’effetto Schlein, se mai ce n’è stato uno, sembra essere finito e, come dice lei stessa, non si può costruire qualcosa in due mesi. E’ l’onda lunga del centrodestra, che cominciò in sordina anni fa, che ha cominciato a farsi visibile e, sembra, travolgendo ogni cosa che si trovi davanti.

Share:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
On Key

Related Posts