Agriumbria, la birra sempre più da filiera agricola territoriale

(Il Mondo della Birra – Articolo di Giovanni Rodolfi) – Agriumbria: si è svolta in questi giorni, dal 5 al 7 aprile La fiera dell’Agricoltura per eccellenza, che raduna tutto il mondo agricolo del centro Italia. Un momento unico tra concorsi e mostre, tra mezzi agricoli e convegni, tra celebrazioni del nostro Vero made in Italy e festa paesana; insomma un momento conviviale che vuole anche celebrare l’Agricoltura Viva. I numeri dicono che vi è stata un’affluenza record, complici le belle giornate che hanno spinto migliaia di agricoltori, e non solo, ad affollare i padiglioni fieristici. 

In questa cornice, Coldiretti, con la sua Casa degli Agricoltori, presenta un programma ricco di corsi, workshop, degustazioni. Occasione per incontrarsi e parlare del nostro pane quotidiano, “La terra”. Mi sono trovato a rappresentare, con un ristretto numero di birrifici, la compagine Brassicola della regione Umbria, che contava più di trenta realtà produttive ora ridotte di numero, ma non di qualità.

Grazie a vice direttore del consorzio del malto italiano, Marco Farchioni, abbiamo approfondito l’argomento della birra da filiera locale, Umbra con la partecipazione del birrificio dei Perugini, Cocca Mia, San Biagio e Mastri Birrai Umbri. Un momento che ha catturano l’attenzione del consumatori, spiegando come i diversi stili birrari possono essere prodotte anche senza le radici storiche culturali, seguendo lo spirito imprenditoriale che contraddistingue l’estro del popolo italiano. Un movimento, quello brassicolo  umbro, che ha portato a vincere premi internazionali, che sino a poco tempo fa, erano impensabili. L’appuntamento è stato rimandato al prossimo anno con altre interessanti iniziative. Meditate gente, meditate.

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