Investimento di cento milioni entro due anni sull’oleodotto triestino che convoglia il petrolio alle raffinerie austriache, tedesche e ceche (il traffico pre-pandemia era di 42 milioni di tonellate, si sta ritornando a quelle cifre). La metà sarà destinata al rafforzamento del Terminale Marino e del Parco Serbatoi, come ha annunciato il general manager Alessio Lilli, per accogliere navi di maggiore cabotaggio. Chi investe è il gruppo Transalpine Pipeline, formato da austraci (Omv, ha la maggioranza relativa), Shell, Rosneft Deutschland, Eni, Gunvor, ExxonMobil, Mero, Phillips e Total. Un investimento che è stato ritenuto necessario dopo l’embargo per il petrolio russo allo scopo di “spingere” le alternative per l’approvvigionamento energetico.

Nelle Marche sulle orme del Poverello d’Assisi. Un ricordo del Papa degli ultimi
(articolo di Maurizio Verdenelli) – Francesco nelle Marche sulle orme del Poverello d’Assisi; del beato Pio IX il Papa senigalliese ultimo sovrano dello Stato Pontificio